Le malattie che possono colpire i cani sono numerose e alcune di esse, soprattutto nei primi mesi di vita, possono rivelarsi molto pericolose.
Le vaccinazioni del cane sono un importante strumento profilattico che garantisce la protezione da varie tipologie.
In generale, l'età più adatta per procedere con la vaccinazione coincide con quella della socializzazione.
I vaccini che vengono utilizzati sono di tre tipi:
• vaccini con virus inattivo: ha lo scopo di suscitare una risposta anticorpale altamente protettiva;
• vaccini con virus vivo modificato: suscita una risposta immunitaria superiore rispetto a quelli precedenti;
• vaccini ricombinanti: più recenti, garantiscono un'immunità più efficace e durevole.
Sono diverse le patologie per le quali è possibile ricorrere alla vaccinazione, tuttavia quelle di base raccomandate ed obbligatorie sono relative a:
• Cimurro (malattia virale che può condurre a gravi problemi del tratto gastrointestinale e delle vie respiratorie);
• epatite (l'Adenovirus che causa l'epatite infettiva, si contrae con il contatto con acqua, cibo o urine di cani infetti e provoca febbre, infiammazioni oculari e nefriti. Quando colpisce il fegato i sintomi sono spossatezza, vomito e diarrea. Questa malattia può essere fatale soprattutto quando colpisce cani giovani o deboli);
• Parvovirus (virus estremamente contagioso e particolarmente resistente. I cani colpiti possono morire per disidratazione o intossicazione in seguito a vomito, febbre alta e diarrea).
Quelle opzionali sono relative alla tracheobronchite infettiva (tosse dei cani), Borreliosi, Babesiosi, Leptospirosi e Rabbia (obbligatoria solo in alcune zone d'Italia).
Vaccinazione del cucciolo: deve avere inizio intorno ai due mesi d'età ed è seguita da una serie di richiami a distanza di tre settimane uno dall'altro.
Vaccinazioni del cane adulto: a richiamo annuale.
Dal 1 gennaio 2005 il microchip è diventato l'unico sistema in Italia per identificare i cani, in sostituzione del tatuaggio.
Si tratta di una minuscola capsulina di pochi millimetri di lunghezza e diametro, è realizzato in materiale che non provoca nessuna forma di rigetto o fastidio al cane e viene iniettato sotto la cute, nella regione retroauricolare sinistra.
Il codice di identificazione abbinato al nome di una persona e se correttamente depositato dall'Anagrafe Canina di residenza, costituisce un vero e proprio titolo di proprietà. Quel codice che dice che voi siete la famiglia del vostro cane e che l'animale vi appartiene.